12 maggio 2022
Se vuoi visitare quest’isola da favola, ricca di tradizioni e di paesaggi da cartolina, ti spieghiamo nel dettaglio come fare ad arrivare.
Procida è un borgo di pescatori costellato di casette variopinte e circondato dal blu intenso del mare. L’isola è vivace, autentica e profuma di mirto e salsedine: è perfetta per sperimentare la vita briosa del sud Italia senza gli eccessi della grande città. Sarà facile innamorarsi delle sue stradine attorcigliate che all’improvviso si aprono sul mare, del suo ritmo lento e sempre allegro, delle sue spiagge di sabbia scura accarezzate dal vento. Ogni giorno puoi scoprire un angolo diverso che il giorno prima ti era sfuggito, e assaggiare sempre qualcosa di delizioso: noi ad esempio adoriamo gli spaghetti ai ricci di mare o l’insalata di limoni e menta!
Dove si trova l’isola di Procida?
Procida è un isoletta del Sud Italia che, guardata dall’alto, assomiglia un po’ a un gatto adagiato sul mare, con la coda (l’isola di Vivara) verso Ischia e lo sguardo rivolto al Golfo di Napoli. Fa parte dell’arcipelago delle isole Flegree (Ischia, Procida, Vivara e Nisida) e tra queste è la più vicina alla terraferma, trovandosi proprio di fronte al “Monte di Procida”.
Procida: tra storia e mitologia
Sono numerosi i miti legati all’Isola di Procida; uno dei tanti è quello che riguarda l’origine del suo nome.
Tra le ipotesi più suggestive c’è quella che fa derivare il nome Procida dal greco “prochetai” il cui significato è “che giace”; infatti se si guarda attentamente la morfologia dell’isola, ci si accorge che essa sembra giacere coricata e sdraiata nel mare. Altri ancora fanno derivare il nome da quello di una nutrice di Enea di nome Procida, che sarebbe stata sepolta qui. La mitologia greca invece tramanda la leggenda del gigante Mimante, figlio di Urano, personificazione del cielo, e di Gea, la Dea primordiale, personificazione della terra. Secondo Apollodoro di Atene nella sua Gigantomachia, egli sarebbe stato ucciso da Efesto durante la guerra contro gli dei dell’Olimpo, e si narra che l’isola di Procida giaccia sopra il corpo di Mimante.
Durante il periodo dell’alto medioevo l’isola fu frequentemente assediata dai pirati saraceni. Tra le incursioni più devastanti si ricordano quelle dei corsari musulmani capitanati da Barbarossa. Una di queste incursioni dà vita alla leggenda di San Michele Arcangelo, divenuto poi patrono dell’isola, al quale è dedicata l’Abbazia di San Michele Arcangelo sopra Terra Murata, eretta intorno all’anno 1000. Si narra che durante un’incursione saracena fu proprio l’Arcangelo Michele a difendere l’isola, comparendo in cielo con la sua spada di fuoco e provocando una forte tempesta di fulmini che costrinse gli invasori alla fuga. Tutt’oggi i pescatori più anziani dell’isola raccontano di vedere nei fondali del mare le catene e le ancore gettate via dai saraceni al momento della fuga.
I film e i libri ambientati a Procida
Procida è entrata nell’immaginario di moltissime persone anche grazie ai film e ai libri.
C’è chi ha visto Procida per la prima volta su uno schermo: nell’isola è stato girato il celebre film di Massimo Troisi, Il Postino, ispirato al romanzo di Antonio Skàrmeta; ma anche Il Talento di Mr.Ripley, film drammatico americano del ’99 che vanta un cast eccezionale. Sono entrambi ambientati a Procida, riconoscibile dai classici scorci sul mare, le spiagge circondate dalle rocce e le strette stradine.
Oltre al famosissimo libro di Elsa Morante, L’Isola di Arturo, un’altro celebre scritto è legato alla vita e alle tradizioni dell’isola, ovvero Graziella di Alphonse de Lamartine.
Lo scrittore viaggiò in Italia e per le isole del golfo di Napoli e rimase ammaliato dalla bellezza di Procida; il suo romanzo è infatti ambientato qui e racconta di una travagliata storia d’amore tra la giovane Graziella ed il protagonista del romanzo. La figura di Graziella è diventata un vero mito per gli abitanti, e l’immagine stessa della tipica bellezza procidana. Ogni estate, durante la Sagra del mare, Procida elegge la sua Graziella: la ragazza più bella, adornata e vestita con il tipico costume dell’isola.
Come arrivare?
Se vuoi visitare quest’isola da favola, ricca di tradizioni e di paesaggi da cartolina, ti spieghiamo nel dettaglio come fare ad arrivare.
Puoi raggiungere Procida solo via mare imbracandoti a Pozzuoli, Napoli o Ischia.
L’aeroporto più vicino è Napoli Capodichino. Da qui è possibile raggiungere i due porti di Napoli, Molo Beverello o Calata di Massa, tramite taxi oppure con i pullman che collegano l’aeroporto con il centro città (Alibus). Il tempo di percorrenza dall’aeroporto al porto è di circa 35 minuti. Il taxi costa circa 20€. I pullman partono ogni 15 minuti, il biglietto costa 5€ e può essere acquistato direttamente a bordo.
Durante il periodo estivo non è possibile raggiungere l’isola in auto: si può lasciare in uno dei numerosi parcheggi custoditi a Napoli o a Pozzuoli, preferibilmente nei pressi del molo per potersi imbarcare velocemente verso Procida. Alcuni consigli? Il Parking Beverello a Napoli, o il parcheggio Marser a Pozzuoli.
Dalla stazione Napoli centrale è possibile raggiungere il porto di Molo Beverello tramite metropolitana, Linea 1, uscita Municipio: il porto si trova proprio di fronte alla metro. Per Calata Porta di Massa si può prendere la stessa linea ma scendere a Università e raggiungere il porto in qualche minuto a piedi.
Da Ischia puoi raggiungere Procida con il traghetto (30 minuti) o l’aliscafo (20 minuti) partendo da Casamicciola o da Ischia porto.
Non accontentarti di una toccata e fuga! Procida anche se piccola va esplorata con lentezza e vissuta per almeno qualche giorno. Siamo sicuri che te ne innamorerai!
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